Forse non sai mai domo amico

Forse non sai mai domo amico
che sulle discontinuità della vita
quando il tempo riprende fiato
anch'io coltivo gli esili steli
della bella Erato
da tuo Lucilio

A te non piacerà
il ritmo scazonte
e lo snodarsi del carme
senza la firma d'Euterpe
che anche Verlaine avversò

Ma sappi che da te
e dai tuoi piani versi
intimamente letti
su lampi di schermo
in ritagli di giornata
di tanti strappi sgualciti
si ricompone forse lo scherzo
che alcuni chiamano poesia

Ricordi il giorno in cui
sotto al solleone precoce di marzo
mi dicesti di cambiare il mondo?
Ora sento nei tuoi occhi
avidi di teorie
scevri di illusione
-forse solo madreperlacea bava
di medusa d'agosto su sassi roventi
sono la coscienza
e il libero arbitrio
alle tue parole-
quei vigorosi balzi che servono 
sulla terra rossa
della pista 
del futuro
impassibile corsa a ostacoli.
data autore commento (si può commentare solo se si è loggati)
06-06-2015 Redazione Oceano Avidamente capti e spandi quanto del verso è illusione ma pur sempre appagamento di frammenti di tempo, arcano delle tue poesie. Nei pensieri raccolti nelle parole, gli interrogativi avanzano come ricerca instancabile dell’oggi, proteso a un divenire quasi ineluttabile.