Nelle sere di maggio

Drizzo l’orecchio al davanzale
Per deliziarmi ad udir
L’armonia della campagna

Dall’albero, ben rintanato, sento il fagiano schiamazzar
I fossi, fremono nel gracchiar dei rospi

Che dolce ascoltar il canto dell’assiolo
Qua e là si coglie il frinir della cicala

Il soave interludio ridanciano
Mi conduce con delizia al torpore
In attesa del nuovo chiarore

Proclamato da frotte di passeri cinguettanti.
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08-06-2015 Dall'Ara Chiara e in giugno, quest'armonia viene allietata dal bagliore delle lucciole