Alle mie figlie
Vi guardo e vi riguardo figlie mie, e in pensier mio, mi vanto. Vi ricordo da bambine quando sul balcone aspettavate il vostro eroe, che tornava da lavoro. Da lontano io guardavo i vostri gesti, e, quando sù in casa arrivavo, vi abbracciavo e vi baciavo. Ora che bambine più non siete, quando ritorno dal lavoro, guardo sul balcone, ma non trovo più voi ad aspettarmi. Vedo solo il volto della mamma, che aspetta il suo uomo che fa ritorno a casa.
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17-02-2013 | Redazione Oceano | Versi che escono spontanei come un’istantanea di bei giorni dal sapore antico, valori di una famiglia serena e unita, nessuna malinconia e ancora tanto amore nel cuore. |
Elenco opere (*)commenti
- 106. Na pezzechella e femmena
- 107. La mia ombra
- 108. L'angelo Zorro
- 109. L'orto incantato
- 110. Per Anna
- 111. Che mi manca
- 112. I due fratellini
- 113. La cruda realtà
- 114. 'O marchio da vita
- 115. La maestra Paola
- 116. Disubbidire
- 117. (1) 'O padre e tutte e padre
- 118. L'olocausto
- 119. Cercando Dio
- 120. Con te
- 121. (1) L'albero abbattuto
- 122. Terra e roccia
- 123. Albe e tramonti
- 124. I ragazzi
- 125. La rondine
- 126. (1) Ripicca
- 127. La guerra in Libia
- 128. (1) Un amore a metà
- 129. (1) Alle mie figlie
- 130. O suonno stuorto
- 131. Natele 2007
- 132. (1) Il figlio è
- 133. Mio padre
- 134. (1) 'A cuscienza
- 135. (1) Ricordi di vita
- 136. Incantato
- 137. (1) La pazienza delle donne
- 138. (2) Le morti che non fanno rumore
- 139. (1) La casa dei misteri
- 140. (1) Il sussurro
Pubblicata il 13-02-2013
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