Le tegole volanti

(Saccone Elena)


Vi siete mai chiesti come nasce una favola (o una fiaba?)... o anche un semplice racconto? Da bambina me lo chiedevo spesso, ed ho scoperto alcune cose molto strane sull'argomento... Ci sono storie che sono create apposta dalla mente di un autore che decide di mettersi a tavolino con carta e penna (ora veramente si usa il computer!), ma ci sono fiabe e storie che volano in aria in cerca di una persona giusta che le sappia catturare per fissarle sulle pagine di un libro. Questa qui è proprio una di quelle fiabe che girano libere nell'immensità del cielo sopra di noi e scelgono con cura da chi farsi catturare...

Ero a letto e fissavo il buio tranquillo della mia camera, quando mi è parso di vedere, attraverso il tetto divenuto improvvisamente trasparente, uno squarcio di cielo azzurro dove, in lontananza, volava uno stormo un po' particolare. Ma sì...era uno stormo DI TEGOLE!

Lo so che è difficile da credere, ma erano proprio tegole, curve e rossicce, come quelle che vediamo tranquillamente fissate sui tetti della nostra città. Inutile dire che questo fatto mi ha sorpreso e incuriosito e, d'improvviso, mi sono trovata in pigiama, svolazzante nel cielo, a seguire il volo delle tegole, per conoscere la loro storia. Una tegolina piccola e tutta arrotondata, di quelle che chiudono la cima del tetto, mi ha raccontato la storia che ora leggerete.

Dobbiamo tornare indietro di molti anni, diciamo poco meno di 300 anni. In quegli anni si stava ancora decidendo se le scienze sperimentali come la chimica erano una cosa da mao o da scienziato. E qui narriamo proprio la storia incredibile di uno scienziato che forse era un po' mago e si chiamava Louis.

In una casetta strana e un po' isolata dal centro della città, trasformata in un laboratorio quasi segreto, vive il nostro chimico Louis, un tipo un po' originale. E' sempre indaffarato fra alambicchi e provette, immerso in vapori fumosi e stranamente colorati e spesso dimentica persino di mangiare.tanto è concentrato sugli esperimenti che va facendo. Nei suoi esperimenti, finanziati da un ambiguo personaggio che vive città, il nostro chimico, dalla faccia stralunata e con i capelli sempre in disordine sotto una parrucca riccioluta messa di traverso, è riuscito a creare uno strano composto.

La formula chimica di questa sostanza creata in laboratorio dopo tanti tentativi, è lunga e complicata, ma ciò che ne è venuto fuori sembra, in realtà, soltanto un'innocua polverina sottile e rossiccia. Louis aveva ricevuto l'incarico di creare una colla dalla forza eccezionale, perché il potente nobiluomo (che abitava la residenza più ricca della città e metteva tanti soldi a disposizione degli esperimenti del nostro chimico) era intenzionato a diventare ancora più ricco sfruttando qualche scoperta rivoluzionaria dovuta al genio di Louis...

Il momento dell'esperimento era stato davvero emozionante, perché Louis aveva provato la sua polverina su un oggetto piccolissimo, un chiodo di ferro (anche un po' arrugginito) e lo aveva cosparso di quella strana polverina di sua invenzione...così il chiodo era stato attaccato alla trave portante del tetto del laboratorio e al chiodo era stato fissato con la stessa polverina un anello di ferro al quale si era appeso Luois, con tutto il suo bel peso(80 chili).

Il chiodo (e con esso l'anello) era rimasto fisso, attaccato alla trave, e non si era staccato in nessun modo. Praticamente la polverina rossa era una supercolla eccezionale, che, se prodotta in grandi quantità, poteva risolvere molti problemi, soprattutto per la costruzione di nuove case. Le prove e gli esperimenti si susseguirono per molto tempo, visto che il nostro chimico era davvero un tipo molto onesto e scrupoloso, ma quando ebbe la certezza della sua grande scoperta, si decise ad andare a trovare in città il suo finanziatore per annunciare la grande novità! Il ricco nobiluomo di città non credeva alle sue orecchie e già pregustava i guadagni che avrebbe potuto fare mettendo a frutto la grandiosa scoperta... Anche se già pensava a come trovare un modo per sottrarre a Louis tutti i meriti e tutti i diritti sulla sua straordinaria formula per creare la supercolla.
Una volta entrato in possesso della formula chimica della polverina rossa... avrebbe fatto accusare Louis di aver rubato a lui la formula e lo avrebbe fatto arrestare e fatto rinchiudere in una prigione dalla quale non sarebbe più uscito. Questo perché il nobiluomo non voleva dividere le sue future ricchezze con nessuno e aveva paura che Louis avrebbe potuto ricreare la sostanza ricordando a memoria la formula, magari vendendola a qualcun altro. Louis era felice della sua scoperta e pensava di poter far costruire tante case sicure per tutti gli abitanti di tutte le città del mondo. Nella sua mente e nel suo cuore non c'era spazio per la disonestà e per la cattiveria, e non pensava che altre persone potessero essere disoneste e malvagie per il solo desiderio di ricchezza.

Passarono alcuni giorni e, pensando di fare una grossa pubblicità alla scoperta di cui si voleva appropriare, il ricco nobiluomo di città chiese al chimico Louis di produrre la quantità di polvere necessaria a fare da collante per la costruzione di un piccolo edificio. Lo avrebbe fatto inaugurare alla presenza di tutti i più importanti uomini d'affari e politici, e di tutte le personalità della zona... avrebbero verificato tutti insieme l'importanza della scoperta e la sua resistenza! E tutti avrebbero voluto acquistare case costruite da lui con la supercolla di Louis! Certamente avrebbe chiesto un prezzo molto alto, che solo i più ricchi si sarebbero potuti permettere. E mentre pensava quanti soldi poteva guadagnare contemporaneamente pensava a come far sparire il chimico Louis nella più lontana e terribile prigione della nazione!

Louis produsse nel suo laboratorio una grande quantità di polverina rossa (la supercolla) e, usandola come cemento per le pietre e i mattoni, costruì, con l'aiuto di alcuni amici fidati e onesti come lui, una bella casetta a due piani, solidissima e molto carina a vedersi, con un capanno attaccato che serviva da laboratorio! Venne il gran giorno dell'inaugurazione, ma Louis era un po' preoccupato... aveva notato, infatti, che tutto funzionava alla perfezione quando i muratori suoi amici lavoravano con la polvere rossa da lui prodotta, usandola come collante per unire mattoni e pietre, travi e tegole, ma ogni volta che era presente ai lavori il ricco nobiluomo di città... qualche mattone non faceva subito presa sull'altro, oppure qualche tegola scivolava giù!

Forse per colpa di qualche lavoratore disattento - si diceva Louis - ma non era del tutto convinto. Louis volle far passare un anno dalla fine della costruzione, per essere sicuro della solidità della colla nel tempo e il nobiluomo decise di costruire un alto recinto intorno al fabbricato per non far avvicinare nessuno prima dell'inaugurazione. Finalmente, e senza un minimo danno, l'anno passò! Il ricco proprietario di città aveva invitato all'inaugurazione dell'edificio-laboratorio, costruito col nuovo collante, tutte le autorità, i politici e gli uomini d'affari di città, ognuno accompagnato da familiari elegantemente abbigliati e tutti pronti a criticare o a calcolare come poter entrare nel ricco affare che si intravedeva. Insomma c'era il meglio degli imbroglioni e dei disonesti della città!

- Signori e signore, la nuova sostanza di cui vi ho parlato ha permesso a questi uomini di costruire, senza cemento o altri collanti conosciuti, senza chiodi e assolutamente-ripeto assolutamente senza altri metodi tradizionali - il fabbricato che vedete qui dinanzi ai vostri occhi!... Ed è rimasto solidamente in piedi da almeno 12 mesi, al sole e alla pioggia, sopportando benissimo freddo e caldo, umidità e aridità, riparato dagli occhi dei curiosi soltanto dal muro tradizionale che ho fatto costruire qui intorno per evitare... cattive sorprese! -

Il nobiluomo aveva fatto una pausa per gustarsi gli sguardi curiosi e attenti dei presenti, poi aveva continuato.

- Sarete invitati ad entrare e visitare anche dall'interno questa meraviglia, dovuta al progresso scientifico, ma voluta e finanziata DA ME, per il progresso della nostra città e per la nostra gloria. (-nonché per il mio immenso guadagno - avrebbe volentieri aggiunto l'oratore, ma evitò di pronunciare queste ultime parole troppo sfacciatamente interessate per l'importanza del momento).

Louis era accanto all'ingresso del capanno e non fece tanto caso al fatto che il suo ricco finanziatore non avesse fatto nemmeno una volta il suo nome come scopritore della sostanza straordinaria, ma aveva come una strana sensazione che lo preoccupava... Un applauso prolungato diede il segnale che ci si poteva avviare all'interno e vedere con i propri occhi le meraviglie del collante straordinario venuto fuori dalla formula chimica creata dal geniale Louis.

Il nostro scienziato faceva strada, seguito dal ricco proprietario e da tutti i suoi illustri invitati, ed erano tutti lì, col naso per aria, a guardare le travi incollate fra loro e le pietre, e l'assenza di chiodi, e su, su fino al tetto, dove le tegole facevano bella mostra di sé allineate e ordinate, solide come rocce...
Ma cosa stava succedendo.??? Proprio le tegole che, addirittura, erano state impastate con quella polverina rossiccia di collante miracoloso, lasciavano intravedere improvvisamente piccoli squarci di azzurro cielo fra fessure che fino ad un minuto prima non c'erano...

Louis ebbe come una precisa sensazione di allarme che lo portò a fare un rapidissimo dietrofront e a dare un grido di allarme perentorio -TUTTI FUORIIII.... TUTTI IMMEDIATAMENTE FUORI DI QUI! - Le facce stupite delle signore eleganti nei loro abiti lunghi e merlettati fecero appena in tempo a cambiare espressione, mentre i loro mariti e fidanzati dell'alta società già se la davano a gambe col sottofondo di scricchiolii e vibrazioni non proprio normali in un edificio di nuova costruzione.

Appena tutti furono usciti ci fu un gran boato e si sollevò un nuvolone di polvere rossiccia che, solo dopo un po', fece intravedere il cumulo di macerie che era rimasto al posto del capanno -laboratorio costruito col collante eccezionale di Louis. Il ricco e nobile costruttore di città pensò subito che il suo grande guadagno futuro era svanito e che la grande scoperta di Louis era stata una grossa fregatura, quindi radunò i suoi importanti ospiti e con loro se ne andò via molto arrabbiato e deluso... senza nemmeno darsi pena per il povero chimico Louis che, a pensarci bene, forse non era nemmeno riuscito a scappare dal crollo...

Ma a chi volete che interessasse un povero scienziato squattrinato e, visti gli esiti, anche incapace di trovare formule davvero rivoluzionarie? Scese la notte sul cumulo di pietre e polvere che il capanno era diventato, ma un solo angolo dell'edificio era rimasto in piedi, solido come una roccia e con un parte del tetto ancora intera, come a voler riparare qualcosa o ...qualcuno! In un angolino del nuovo laboratorio scampato alla catastrofe, con le braccia incrociate sulla testa per ripararsi, c'era Luois, assolutamente sbalordito, che non sapeva darsi una spiegazione dell'accaduto.

In un anno era entrato e uscito mille volte da quello stabile senza notare la minima crepa e senza sentire nemmeno l'ombra di uno scricchiolio...aveva persino pensato ad una scossa di terremoto, ma aveva verificato che nulla del genere era accaduto... avrebbe lavorato ancora... avrebbe cercato ancora di capire... ma in quel posto ormai era inutile restare. Prese le sue poche cose, mise nella tasca della giacca sdrucita che aveva indosso un foglio stropicciato. Quel foglio conteneva la formula chimica della sostanza per la quale aveva immaginato un futuro eccezionale, che avrebbe dato a tutti gli uomini case sicure e progresso in tanti campi. Luis si avviò, lasciando alle sue spalle le rovine del laboratorio che aveva costruito, con all'interno ancora un grosso cumulo di polvere rossiccia della sostanza da lui creata.

Passarono gli anni e di Luois non si seppe più niente, il ricco signore divenne ancora più ricco e con i suoi soldi costruì molti palazzi, accumulò ricchezze su ricchezze e tante proprietà, che lasciò ai suoi eredi quando morì, ma non riuscì più a tornare in quel pezzo di terra su cui c'era ancora il cumulo di macerie del laboratorio di Louis. Ma la cosa stranissima era che ogni volta che tentava di portare qualche acquirente sul posto, o tentava di avvicinarsi al cumulo di macerie... si sentivano nuovi scricchiolii e c'erano piccoli crolli imprevisti! Il ricco signore ne era un po' inquietato e cominciò a pensare che Louis era forse uno stregone, una specie di mago e non uno scienziato. Col passare dei due o forse tre secoli seguenti gli eventi, il ricordo dell'esperimento fallimentare di Louis e della scoperta straordinaria si perse nella memoria degli eredi del ricco signore di città.
E un giorno un bis-bis-bis nipote del ricco cittadino decise di vendere quel suolo che gli era rimasto in eredità dal trisavolo e sul quale c'erano dei vecchi ruderi polverosi. Dovete sapere che anche l'erede del nobile ricco di città era un abile uomo d'affari... non molto onesto, bravo soprattutto a far soldi con piccoli e grandi imbrogli. Ed era ben deciso a far fruttare quel terreno abbandonato.

Aveva guadagnato tanti bei soldini mettendosi a costruire case con materiali scadenti, rubando sulla quantità di ferro che metteva nei pilastri, facendo lavorare i suoi operai senza pagar loro i contributi (si chiama lavoro nero!!!) e impiegando i soldi che provenivano da affari disonesti di persone peggiori di lui. Gli piaceva girare con grossi macchinoni molto inquinanti e rumorosi, che costavano molti soldi ma lo facevano sentire importante; non sapeva nemmeno parlare in modo corretto, ma sapeva approfittare di ogni occasione per fare l'imbroglio più adatto a far moneta.

Aveva da poco tempo corrotto il Sindaco della sua città e tutta la Giunta Comunale per avere la licenza e costruire in quel suolo di periferia, vicino ad un boschetto, ed ora voleva far portare via il cumulo di macerie in modo abusivo, magari scaricandole dove avrebbero inquinato. - Guarda guarda - disse, passeggiando vicino al cumulo di vecchie pietre e a quello più nascosto di terra rossastra, che era stato tre secoli prima il laboratorio di Louis - questa terra polverosa impastata con altri residui andrebbe bene a far tegole di seconda mano, nella mia fabbrichetta abusiva... così risparmierei sul tetto delle nuove case che voglio costruire e più soldi entrerebbero nel mio deposito in banca!

- Ma signore... non sappiamo se è materiale adatto... potrebbe essere residuo inquinato scaricato da qualcuno anni fa... potrebbe essere pericoloso per chi verrà ad abitare qui....
- Fuori dai piedi... qui non c'è niente di pericoloso, tranne le idee dei morti di fame come voi! Troppi scrupoli non fanno far soldi... e poi se non vi conviene andate a lavorare da qualcun altro! Io vi licenzio se non si fa quello che dico io!!!

Una grossa ruspa sollevò tutto il cumulo di polvere e macerie rossastre e, trasportato su un grosso camion con rimorchio, tutto il materiale fu portato in una fabbrica, dove, senza l'osservanza di nessuna regola, si facevano tegole di seconda mano. A dire il vero quella partita di tegole venne fuori davvero bella, di un gradevole colore rosso vivo, dall'aspetto compatto e solido e senza nemmeno uno scarto di rottura.

- Belle e forti... non sembrano nemmeno tegole di seconda mano... diremo che è prima scelta e le metteremo sul tetto del parco che sto facendo costruire sul mio terreno recuperato! Così mi farò pagare ancora di più da chi vorrà comprare gli appartamenti con la mansarda! Anzi venderò solo le mansarde separatamente dagli appartamenti e guadagnerò anche di più, perché non dichiarerò che sono appartamenti abitabili...! Sono proprio un grande uomo d'affari! -

Il nostro ricco imprenditore (così si fanno chiamare quelli che non vogliono essere chiamati col giusto nome di disonesti imbroglioni ) fece così costruire tutto un parco con dieci grossi palazzi di tre piani che terminavano con mansarde dal tetto a tegole. Ormai mancavano solo le tegole dell'ultimo tetto del decimo palazzo e l'imprenditore decise di mostrare l'indomani il suo nuovo parco in televisione, con un'inaugurazione in diretta, per avere una bella pubblicità e vendere ogni appartamento a prezzo molto maggiore di quello che valeva davvero! Le tegole poi erano state un vero affarone... costate quasi niente perché aveva risparmiato anche sul trasporto e aveva evitato lo smaltimento di rifiuti speciali. Sì, perché le pietre e le polveri del vecchio rudere erano rifiuti speciali che per essere resi non pericolosi dovevano essere smaltiti in modo speciale e... costoso!

Arriva finalmente il gran giorno della diretta televisiva, tutto è pronto e alle otto di mattina si comincia ad aprire il cancello del nuovo parco ai visitatori che sono interessati... ma... Qualcosa di strano colpisce lo sguardo e induce i cameraman a spostare l'obiettivo verso i tetti... dei ronzii, seguiti da strani scricchiolii, sembrano sentirsi nell'atmosfera e, a guardar bene, si vede il tetto vibrare vistosamente. Le tegole ad una ad una cominciano a staccarsi dalle travi del sottotetto e si librano nell'aria.
Poi si radunano, come uno stormo di rondini pronte alla migrazione, e volano letteralmente via! Tutti col naso in su e la faccia sbigottita cercano di capire cosa stia succedendo, ma il proprietario cerca di correre ai ripari parlando di trovata pubblicitaria e poi di rinvio dell'inaugurazione. La piccola folla va via e l'indomani bisogna far arrivare una nuova partita di tegole, e questa volta di fabbricazione normale, per non correre rischi di... sollevamento...!

Intanto le nostre tegole speciali volano via in alto, per lo stesso motivo per cui tre secoli prima crollò il laboratorio fatto costruire dal ricco signore di città... Telegiornali nazionali e mondiali parlano dello strano fenomeno, ma non riescono a trovare una spiegazione plausibile, mentre uno stormo di tegole rossicce vola fino ad un piccolo pezzo di terra dove vive, in una piccola casetta abbandonata in riva al mare, un ragazzo, uno dei ragazzi dalla pelle nera che aveva lavorato "in nero" per spalare via con la ruspa il rudere del laboratorio di Louis.

Kim era un bel ragazzo giovane e forte, che nella sua terra d'Africa era riuscito a studiare e a laurearsi in chimica, ma era stato costretto comunque a fuggire da quella terra dove fame e guerra erano di casa.
Ora si arrangiava lavorando per pochi soldi (e molti rischi) per i costruttori che lo sfruttavano. Il giorno in cui, con la ruspa, aveva tirato giù i resti del vecchio rudere crollato, pieno di polvere rossa, fra vecchi strumenti di laboratorio emersi nelle macerie, aveva trovato gli appunti di Louis, quelli con la FORMULA CHIMICA DELLA SOSTANZA SCOPERTA DAL CHIMICO DI TRE SECOLI PRIMA.

Li aveva messi in tasca perché aveva capito che forse si trattava di qualcosa di eccezionale e sperava di sperimentarla personalmente un giorno, se fosse riuscito a far parte di un vero laboratorio. Kim era intento a rigirarsi fra le mani quel foglio ingiallito e mezzo consumato, dove però era ben visibile la formula e una piccola nota di colui che l'aveva scoperta... una nota che diceva:

Penso di aver scoperto non un collante eccezionale, ma, se i miei dubbi saranno confermati, forse ho scoperto una sostanza che si allontana dalla presenza dei disonesti... Lo so che è incredibile... ma la mia polvere rossa che incolla in modo irreversibile ogni cosa in mia presenza, quando arriva qualche persona disonesta... scappa via e si allontana....

E mentre kim leggeva, come attratto da una calamita, lo stormo di tegole si avvicinava e...tegola su tegola, ogni pezzettino del tetto fuggiasco si depositò accanto a Kim, sulla lunga spiaggia che si estendeva davanti alla sua microscopica vecchia casetta. D'un tratto davanti ai suoi occhi le tegole si ritrasformarono in semplice polvere rossa. Kim ebbe come un'idea strana e improvvisa e raccolse due pietre unendole con un sottile strato di polvere... Le pietre si unirono come in un solo mattone e confermarono l'ipotesi... Era la sostanza creata da Louis che tornava alla sua formula... ad una persona profondamente onesta.

Il tempo passava e Kim, con qualche amico fidato, costruì una piccola casetta usando la polvere di Louis come collante. Impastò di nuovo, in modo artigianale, alcune tegole e completò il tetto... poi invitò un professore, sua vecchia conoscenza, a sperimentare la formula che aveva trovato e insieme la battezzarono ONESTITE.

Passarono gli anni. Il professore della facoltà di chimica, usando la formula avuta da Kim, aveva dato il via ad un progetto fantastico. Si trattava di una piccola città sperimentale che resisteva a qualsiasi scossa ed era costruita utilizzando come cemento l'onestite... con case costruite senza sfruttare irregolarmente il lavoro di nessuno, con pochi abitanti che crescevano però di numero costantemente. Divenne, col tempo, il luogo più sicuro per vivere, dove nessun disonesto si avvicinava perché era risaputo che sarebbe rimasto sepolto da un cumulo di macerie e, nel caso migliore,... avrebbe visto volare via il tetto della sua casa, come uno stormo di rondini alla fine dell'estate.

Col passare di qualche decennio altre cose sono cambiate. I grandi capi di stato si sono accordati su nuove leggi che favoriscono le persone oneste e stanno tentando di creare molte città costruite con l'onestite... Per ora ci provano e forse col tempo ci riusciranno.

Intanto Kim ha fatto costruire un piccolo monumento al centro della piazza principale della sua piccola città, dove, protetta da una teca di cristallo, c'è una pagina ingiallita con la firma di Louis e la sua formula segreta... che ormai non è più un segreto per nessuno! E' bello sapere che gli onesti avranno sempre un tetto a proteggere le loro teste e che ogni persona dall'animo malvagio quel tetto non potrà averlo mai.

Ma chi mi ha raccontato tutto ciò?

Una tegola ritardataria che ha trovato il modo di far cadere un po' di polvere rossa sul tetto della mia casa, in una notte serena, mentre dormivo tranquilla... Ecco cos'è una fiaba che volteggia nell'aria, si fa catturare per essere scritta e raccontata e, forse, per lasciare un messaggio a chi sa leggere col cuore e non solo con gli occhi.