Il mio inconscio

(Barina Alberto)


Il mio inconscio
trasmette su frequenze cardelline
prove tecniche per il paradiso.
Indisciplinato, teatro futurista,
studente ripetente del ginnasio
non immagina la dedica,
la poetica licenza.

Invitato al ballo in maschera di Freud
improvvisa un minuetto coi tiranni.

Subacquea simbologia che affiora.

Spartito palindromo,
conosce il grande noce a Benevento.
Carovaniere che si rigira dall’altro lato delle ombre,
Maniscalco che riannoda la giustizia.

Perfezione ellenica di Chartres
che disorienta e rimesta i miei secoli.
Incubo del proscenio,
gradino che conduce all’attico di Pandora.

Schiavo ostinatamente cardiaco
di un sogno
spesso poco convinto della notte.