Il mio rifugio
Fuochi vacui, macerie fumanti, ma anche un sole che inizia a riscaldare membra atrofizzate. Mente che fa girare il suo meccanismo perverso. Cuore che risente ancora di penosi blocchi. Mi rifugio nella mia poesia che mai mi tradirà e nella mia musica selezionata che è la migliore medicina. E tanta immensità in tutto me stesso... ora volo alto, sì... sì... io sto entrando nel mio "piccolo" immenso! Bordate di perfide parole, epiteti non descrivibili, mi hanno quasi schiantato, annichilito, plagiato, reso inutile... Solo ora inizio a rendermi conto di quanto possa essere insulsa la lingua, il vocabolario e, questo è grave, il lessico legato alla ragione, quindi consapevole. Riesco a essere sociale, solo dentro vivo una solitaria vita. Vita? Sì... respiro... Ho dismesso abiti sdruciti e obsoleti, ho indossato abbigliamento fresco. Conterà? Ho raggruppato le melodie a me più care...Potenza della musica! Tento di ritornare a volare. Le mie ali sono rattrappite, bloccate. Ne indosserò di nuove. Non saranno ali perfette ma qualche volo vicino ai miei campi avverrà. Ho nostalgia di quando facevo voli pindarici lunghi, estenuanti, senza sosta. Mi sorreggeva l'amore per la vita, e per quella immagine per me sublime. Ora è svanita, persa nell'oblio, lontana come una zoppa chimera. Ho nostalgia dei miei versi d'amore, che per tanto tempo sono fuoriusciti dal cuore in perfetto tempismo con le mie labbra. Ho raccolto tutti i foglietti di carta sdrucita in una cassetta e l'ho abbandonata alla forza della corrente del mio amato fiume. Sono rimasti un po' a galla come per un estremo saluto, e ringraziamento per averli fatti vivere. I miei occhi ammiravano lucidi, di una luce potente, le visioni eteree della mia musa. Ora sono visioni di buio, di notti senza stelle. Ma riuscirò a raggiungere quella agognata cima, dove vivrò di luce. Intanto mi lascio cullare dalle note di Paloma e Cielito Lindo, ed è già una gran cosa.
data | autore | commento (si può commentare solo se si è loggati) | |
27-03-2013 | Redazione Oceano | L’inesorabile tempo che scorre e non si può arginare, ricordi, emozioni, desideri che sembrano sopiti. Ma la voce della poesia dice tutto il contrario…. |