Una grande lotta

La carezza del tuo respiro è
rimasta sul mio viso.
Quando la rimembro, il rito
carezzevole si ripete di continuo
come una ossessione.

Tento di scacciare quella emozione,
ma continua incessantemente a
perforare come una trivella
impazzita.
E il mio cuore sanguina.

Tento di riprendermi quella voce
del silenzio che mi fa sopravvivere.
La porta è sbarrata.
Sono consapevole che al di là 
troverei pace, ma una forza potente
mi trattiene.

Vorrei avere il coraggio di abbattere
quel castello di effimere illusioni,
ma il mio dèmone è al lavoro,
indefesso.
I raggi del sole sarebbero disponibili
a riscaldarmi, ma a me giungono
pallidi, sbiaditi, opachi.

Mi sono recato su una spiaggia deserta
e lontana per trovare pace.
Tendevo alla mia isola, ma ho
smarrito la mappa.
Ferite mai guarite hanno ripreso a
sanguinare con grande vigore.

Ho tentato di ritornare sui miei passi.
Troppa fatica avevo impiegato a
giungere fino a quel punto e ho
rinunciato.
Sto fermo....mi siedo...piango.

Ti odio quanto t'amo....
pazza di cui vado pazzo (cfr. Baudelaire).
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