Stelle cadenti
Ristagna, secco d'evaporata rugiada, il profumo di rovi e muschi di roccia tra i castagni della vallata. Nasce prepotente il desiderio di godere della diffusa ombra sparsa sotto faggi solenni. Abbraccerò il tuo respiro con le ultime stelle d'agosto prima che sopraggiumga l'autunno allorché le prime piogge cadranno, e tu, assetata, berrai acque di temporali estivi negandomi luci e suoni d'una stagione. Qui il futuro non genera speranza ma chiazze d'oscura ombra nel lento passare di questo sole antico. Ci sono lacrime che non hanno letto, ampio ed arido è il solco di esse come le fiumare della mia terra lontana.
data | autore | commento (si può commentare solo se si è loggati) | |
25-08-2015 | Salvaggio Carmelo |
Molto grato per questo commento!... In questa lirica unisco il presente al ricordo e contemporaneamente la metafora è rivolta al trascorrere della vita. Grazie ancora... |
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25-08-2015 | Salvaggio Carmelo |
Molto grato per questo commento!... In questa lirica unisco il presente al ricordo e contemporaneamente la metafora è rivolta al trascorrere della vita. Grazie ancora... |
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20-08-2015 | Redazione Oceano | Un impatto delicato e soffice è il tuo paesaggio: arco di vita e pulsazioni. Abbraccia fortemente la frescura, tinteggiandosi del desiderio, inebriandosi dell’ultimo tepore. Nell’incertezza del divenire, si strappano al tempo le emozioni per accendersi unicamente di quanto custodito e stretto nelle mani. Splendida lirica di percezioni che lambiscono l’anima fino in fondo! |