Una gran fine per un parassita

Coltivando disperazione 
durante più di due secoli 
hai ottenuto pingui guadagni 
col sangue dei morti 
che ora ti servono come abbono.
 
Sei fredda pietra, desolazione, 
ferro affilato ogni volta che apri la bocca, 
tanto avara di sentimenti a niente che non 
sia potere o guardarsi allo specchio.

Ma ti stai sciupando, idolatra dell'oro, 
cacciatorpediniere della cosa bella e viva, 
benché non lo sappia, perché chili e chili 
di trucco coprono le crepe 
per le quali fugge Lei la tua esistenza futura.
 
Manca solo lo stocco finale e la lastra 
che ti regalerà con gusto un'umanità 
sistemata in piedi sulla tua tomba.
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