Campane con cornetti acustici

Il tempo di ieri è fresco per domani
perché ogni popolo assaggia il suo stufato di zolfo,
godono che il palo si prostituisca in strade notturne, 
mentre la pianura ed il dorso si spogliano anelli di matrimonio
col mondo che cammina in stampelle per il petrolio
si copre al mare di muschi infuriati.

I torchi triturano papaveri
vedendo che l'autunno passeggia in sedia a rotelle
e la primavera frattura i petali.

Il condor si denutre nell'araldica,
con le campane che frantumano le torri con cornetti acustici,
gli usignoli offrono abitazione senza casa,
perché il bosco dolente ha bisogno di trasfusione di mora.

Pianto una rosa dei venti col tuo aroma,
l'abbonamento col grano falciato che ha appetito,
benché le lucciole paghino tariffa basilare
e l'abito del fiume si lavi nel custode dei puledri,
so che, ferita, la roccia suppura eternità.
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