Autismo a voce alta

Dimmi: dove mi portano 
questi uccelli azzurri 
che beccano i miei occhi, 
dove vanno le tue dita 
invocandomi?

Da questi specchi imprecisi 
portati per l'aria ti vivo:
in un'alba 
- remoto - 
osservato dalla memoria.

Quanti tentacoli abbracciati 
alla vita che coprono la mia voglia, 
quanti "ti amo"
soffocati nella mia gola?

Quanto tu, nei miei intimi, 
quanto tu, tremolando nella vacuità, 
immagini nascoste gridando a voce alta, 
tremando nell'arteria finale 
di queste ossa grige 
che astraggono daghe invisibili, 
che mi annullano e fanno collage 
nel ritratto isolato 
di un'età passata?
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