Ossa
Camminando parlano le ossa. Trascino il mio silenzio dirigendo i miei passi verso un posto, il letto di un fiume secco, dove verso le mie lacrime vecchie che appena saziano tanta sete. Gli occhi tristi del ponte osservano il crollo del mio viso ed un'eco lontano mi porta il ricordo del vento muovendo i rami del bosco immaginario che della tua bocca germogliava. Ah, quella bocca che trasformava il tempo in casa calda!, consumata fu per il fiume nero slegando una febbre oscura su una montagna di neve. Poi seguirono più pozzi ed il tuo viso prigioniero rimase tra le ombre e tra le parole appassite di un verso. Già solo colleziono ossa che mi parlano e silenzi che trascino e nebbie che mi perseguono.
data | autore | commento (si può commentare solo se si è loggati) | |
15-11-2014 | Trapasso Maurizio | Grazie Redazione oceano per il bellissimo commento!! | |
13-11-2014 | Redazione Oceano | personificazioni di fiumi e pozzi descrivono le ombre di un volto e lo scricchiolio di ossa stanche. Il silenzio apre e chiude il componimento, scorta i passi di chi scrive, si mescola alle nebbie dell'anima. |