La sedia

Scivolo ai bordi
scombinati dei giorni
poi alle lune mi appendo
Per ricordare...
per non ricordare.

Nell’altalena
bizzosa del tempo
calpesto vicoli nudi
per non sentire
te nell’aria
che umida
freme d’assenza.

Tutto si sdoppia...
E tutto svanisce...
Le mie nocche sbiancate
mentre spingo versi
come
una culla vuota.

Io...
una sedia
di paglia sfilacciata
in una casa estiva
in cui non si va più.

E fra i capelli
e in questi fogli
ancora il sale...
mentre mi luccichi dentro.
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