Gli antenati

“Scusa se te lo dico, 
Ma trovo che i tuoi avi, fossero proprio brutti! 
- E chi lo dice? 
Disse Tony, con fare bellicoso.
- Guarda, più brutti, non potevano essere! Ti tocca essere obiettivo, ogni tanto.
Non dico che tu debba esserlo sempre. Ma esserlo, anche solo di tanto in tanto, non sarebbe male.
- Perché devi dire che erano brutti? 
Che ne sai? (Continuò alterandosi un pochino) Non li hai manco conosciuti….
- Li ho visti invece! Ritratti nei quadri del salone della zia Betta. 
Tua cugina, mi ha fatto tutte le presentazioni. 
Ti riferisci ai quadri...
- Ma non sono brutti, ( ribadì) sono normali, anzi direi che il nonno fosse pure un bell’uomo.
Anche lo zio, quello che è morto in guerra. Vuoi dire forse che fosse un brutto uomo? 
- Ecco forse lui si salva… 
Vino veritass!
Hai voluto che bevessi, per fare onore al vino pugliese?
Ora sopporterai questa cruda verità.
Rispose dispettosamente Rosalba.
Rosalba e Tony erano a fare la pennichella, in un pomeriggio assolato. Erano Ospiti presso la zia di lui.
Finalmente soli nella camera bianchisaima a loro destinata, col bimbo di sette mesi che
placidamente dormiva al loro fianco.
Era il 15 d’agosto, festa importante.
Dopo aver mangiato e bevuto coi parenti di lui. In attesa del sonno, d'obbligo, dopo quelle
mangiate assurde con: piatto di pasta fatta in casa ,già indigesto di suo, anche se buonissimo per carità.
Inoltre:
Polpettine, braciole al sugo, affettati misti, formaggi locali, pane pugliese affettato rigorosamente dal 
capotavola; mandorle tostate e dolci :ottimi dolcetti di pasta di mandorla, irrifiutabili;
il tutto irrorato da tanto, tanto vino, caffè e ammazzacaffè. 
Prima che giungesse il sonno, discorrevano, con la pancia che urlava pietà per il troppo cibo ingurgitato.
Ma lui non amava sentirsi sfottere i suoi parenti.
Sempre fiero, da bravo pugliese, difendeva persino i suoi antenati.
Vorrei vedere i tuoi! Disse passando all'attacco
- Ah, i miei erano sicuramente più belli.
Dopo una breve pausa, prosegui...
I tuoi antenati, li trovo strani, oserei dire...
Senza alcuna espressione.
La risata di lui, fu quasi un boato.
Rosalba lo guardò,
Non sapeva se ridere o preoccuparsi.
- Cavolo! Ci credo,
Erano morti! 
Rispose continuando a ridere Tony.
- Cosa c'entra, tutti muoiono...
- Non hai capito, loro sono stati ritratti da morti.
- Cosaaa? Ma hanno gli occhi aperti!
- Lì fotografavano da morti.
Disse lui, mentre si pregustava l'espressione di lei, che inorridiva nel sentire quell'assurda verità.
Non lo sapevi che erano morti?
No! Non potevo immaginare una cosa tanto macabra.
- Un tempo era costoso fare foto, non era usuale farle.
Nel caso del funerale, facevano un eccezione, per non dimenticare il defunto.
- E gliele facevano da morto?
Dentro la bara? Come glieli aprivano gli occhi?
- Con gli stuzzicadenti ihihih 
Sì , avranno avuto le loro strategie per non fare capire dove fossero posti.
Vedo che t'incuriosisce...
- M'inorridisce! Sarebbe stato meglio non parlarne.
- Hai iniziato tu, con questo argomento...
- Non riuscirò ad attraversare il salone per andare in bagno di notte.
Ora che so di essere circondata da gente ritratta dentro le bare.
Ti accendo la luce, ti proteggo io.
Però tu non sfotterli.
Potresti scatenare le loro ireee.
Bhuuuu!
Stupido! Non ho bisogno di te, 
E poi, tanto sono morti.
Sì girò dicendo: dormiamo, pancia piena chiede riposo.
Rosalba scorreva con la mente i cinque ritratti.
Sì accertò che Tony dormisse e si strinse a lui è al suo piccolo.
Si perse nel guardare il soffitto alto bianco ad arco.
Quelle case della Puglia, sempre imbiancate di fresco, davano serenità.
Forse anche quel marito che ogni tanto si burlava di lei le dava serenità.
Sposandolo, aveva sposato le sue tradizioni e forse anche i suoi antenati.
Brrrrr No!
Gli antenati senza espressione, No!!
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