La notte
Sta fluttuando l'odore dell'abbandono tra i miei respiri. S'innalza al vespro della sera rapito dal buio che attende la sua notte infinita. Ed osserva quel dolore che vaga incessante e che batte come la pioggia sui portoni come un vecchio passante avvolto tra stacci di carte sbiadite dove lo stupore di una lacrima si discioglie fra i riflessi ormai assopiti. Evapora come nebbia fra la folla che grida che neppure s'accorge dell'umido che s'attacca su di un dolce viso. Ed è qui questa notte un po' triste, come tutte le volte sempre uguale e stranita sempre lei, lei,che prende di te quel pezzo di vita!
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