La notte

Sta fluttuando
l'odore
dell'abbandono
tra i miei respiri.
S'innalza
al vespro della sera
rapito dal buio
che attende
la sua notte infinita.
Ed osserva
quel dolore
che vaga incessante
e che batte
come la pioggia
sui portoni
come un vecchio
passante
avvolto tra stacci
di carte sbiadite
dove lo stupore
di una lacrima
si discioglie
fra i riflessi
ormai assopiti.
Evapora
come nebbia
fra la folla
che grida
che neppure s'accorge
dell'umido
che s'attacca
su di un dolce viso.
Ed è qui
questa notte
un po' triste,
come tutte le volte
sempre uguale
e stranita
sempre lei,
lei,che prende di te
quel pezzo di vita!
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