Gratitudine (a mio figlio)
Tra la folla delle foglie morenti trasportate dai venti, nasceva quel ramo che sostiene forte il mio cuore. Fredda ,l'alba di dicembre a scaldare la paura, lieve gemito e arrivasti con la quiete dell'inverno. Sei tempesta che mi scrolla nel far nascere calore e sei l'ancora al mio mare agitato dai maestrali. Se mi perdo dentro il buio, mi accompagno al tuo respiro che risento come un eco nel suo dolce divenire. Tu mi cresci fra le mani e disegno il tuo domani, spero solo di donarti tutto ciò che non so darti, so soltanto che i miei giorni vivono del mio rubarti. Quando un tempo seguirai il richiamo della vita, quando vuoi potrai tornare, tu saprai come cercarmi e bussandomi nel cuore ci ritroveremo uniti fra momenti solo nostri saldi e carichi d'amore!
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