L'amore
All’improvviso, dal cielo nero di gennaio una carezza d’azzurro, la montagna scopre la neve allo sguardo stanco. Ricordi di bambino che tornano lievi, rumori lontani mentre cerchi una speranza nuova, più la cerchi più il cielo si fa azzurro arriverai al mare, le conchiglie i balocchi di ieri. Ti accorgi che per vivere il presente devi far sopravvivere lo spirito bambino; solo se ritrovi l’innocenza di quello sguardo, la vita non è poi l’abbraccio con l’ignoto. Ora i pensieri vagano cercando un sospiro d’amore, che a volte sembra vicino quasi da poterlo sfiorare, ma dispettoso come una farfalla sembra cercare nuovi fiori. Noi viviamo d’amore, sincero unico irresponsabile, amore che cerca le nostre emozioni, noi troppo abituati a piangere a pensare che in fondo poi l’arcobaleno dopo la tempesta sia solo un disegno astratto, che non possa accarezzare il cuore, ci si accontenta, come passeri, di briciole dimenticate da tovaglie rovesciate al tempo; ci si accontenta, di piccoli rigagnoli, per sentire la carezza d’acqua e non ci accorgiamo che dopo le fronde troppo alte c’è il fiume che porta al mare, ma è un battito d’ala arrivarvi. Ieri la vita mi ha fiaccato, ho riposato cercando una carezza antica, mi ritrovo oggi ardente d’amore.
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