Il mio mare
Concedimi il tempo di una tela pittore. Dipingi il mio mare senza scafi a motore. Che siano vele spiegate al vento ad arricciare di bianca spuma le acque! Siano esse trasparenti. Siano esse vita per buoni pesci, a schernire e sfamare vispi gabbiani indaffarati. Non nere piume avvelenate, piuttosto bianche ali a planare! Isola il mio mare dai rumori della folla e dagli empi, fonti di tristi vantaggi. Che la stesa di rena e mare sia intonsa dall’imperfezione umana! Vi regni il battito naturale dell’onda e il suo colore, e la duna sia creta in mano all’aria. Appenderò il mio mare alla parete più luminosa. Che io possa rimirarlo ad ogni ora e fingere che l’incoscienza dell’uomo l’abbia mai stravolto.
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