La pelle

Come serpe
mi son spogliato
fin dentro l'anima,
abbandonando
questa vecchia pelle,
ove i segni delle frustate
sono ancora ben visibili,
ho messo a nudo
la mia vita,
senza vergognarmi mai
un solo istante,
ho camminato
su questa piazza,
ove l'eretico è pronto
a vociare nell'orecchio
del compagno,
ridendo di un mondo
che non gli appartiene,
a piedi nudi ho attraversato
rovi indicibili,
ho calpestato spine
ricolme di veleno,
ma nulla
e mai nessuno
ha scalfito questo corpo
e questa anima,
rinasco,
da una vecchia quercia
e mi protendo verso l'alto,
ove il cielo attende
il frutto della stagione,
quando il sole
e il suo calore,
daranno colore
e sapore
a una vita sì povera
e fredda,
che non ci appartiene
dalla nascita.
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14-07-2013 Redazione Oceano Come la fenice bisogna sempre rinascere dalle proprie ceneri; nonostante errori, delusioni e ostacoli nel percorso di vita i giorni futuri offrono sempre nuove possibilità.