Il mare e il veliero
Di quel mare azzurro e sereno che solcava il gagliardo veliero, rimaneva la sola parvenza… Un’ oceano di onde giganti, ripetutamente sbatteva i suoi fianchi…. Cigolando la vela si spezza, e poi un’ altra e un’ altra ancora… E come di un orca ferita, il suo breve lamento, in quel mare infinito si perde. Si adagia il fiero veliero, piano, piano sul fondo…. Di quel mare azzurro e profondo...
data | autore | commento (si può commentare solo se si è loggati) | |
11-08-2014 | Gullotto Santina | Grazie per il commento molto appropriato e per la vostra sempre sensibile percezione.. | |
11-08-2014 | Redazione Oceano |
Identificazione, la figura visualizza la forza assoggettata perché vittima dell’incontrastato. L’autrice presenta colori in forza cobalto nella dimensione del vasto e imo oceano, la mano cupa e gigante afferra e trascina, l’inane grandezza, fiera crolla. La similitudine accosta alla sofferenza, falciata, prona, si trascina, infine s’arena alla fine dei suoi giorni. |