T'ho pianto

Perché t'ho pianto nei mattini 
dall'odore d'aceto tra le labbra, 
strappando foto di volti assenti 
di presenze in quest'odio 
che ancora brucia d'inverno. 
E t'ho pianto dentro occhi troppo spenti 
dinanzi allo specchio d'una madre 
che m'ha maledetto l'amore. 
Fumo questo mare di catrame 
che mi spegne i sogni, 
pozzo d'assurdi rimpianti. 
T'ho pianto nel vento squarciato 
assente di perdoni 
che m'ha corroso i passi, 
negli immortali perché imprecisi 
a consumarmi la voce. 
E ti piango oggi, 
senza più lacrime in volto, 
sulle pareti d'un destino 
malinconico di piombo 
stracciato a sudarmi le notti. 
Strappando petali d'una rosa rossa 
sul feretro d'un amarti 
che non è abbastanza, 
dove stanco, sul mio petto nudo, 
anche il sole s'è spento.
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08-06-2014 Persico M. Rosaria E se il dolore fosse lo stesso sarebbe lecito confortare? E se lo stesso dolore fosse stato superato i consigli non aiuterebbero ?
Ma se la porta è un chiusa non si può sfondarla e anche spalancata non si può entrare senza permesso
08-06-2014 Persico M. Rosaria E se il dolore fosse lo stesso sarebbe lecito confortare? E se lo stesso dolore fosse stato superato i consigli non aiuterebbero ?
Ma se la porta è un chiusa non si può sfondarla e anche spalancata non si può entrare senza permesso
27-05-2014 Persico M. Rosaria Non sono brava a commentare poesie,le vivo e la tua mi strugge .Ragazzo ti vorrei abbracciare e lenire con creme profumte la tue ferite ,farti riscoprire la gioia di vivere perché non può spegnersi il sole sul petto di un ragazzo,non deve!
23-05-2014 Angrisani Salvo Learco Grazie davvero, onorato anche della menzione... Tutti gli uomini sanno dare consigli e conforto al dolore
che non provano...
23-05-2014 Redazione Oceano Vivisezione d’un pianto! Perché s’annuncia alla lirica, il dolore la inzuppa e nel feretro sotto un cielo plumbeo la accompagna.