Piove

Piove sui flessi cespi
che stanno da supplici
sulle ginocchia, 
gridando le urla
del vento isterico
soffocate dal rumore dell'acqua.
Piove sulla riga di mattoni
che s'affaccia in alto,
dalla linea verde delle colline,
piove su quattro casupole
perse fra la nebbia boschiva.
Piove sul pelo arricciato
del micio sorpreso 
ad affilare gli unghioli
sulla corteccia. 
Piove sul formicaio
sommerso da un mare.

Piove su queste strade
gemmate di cristalli,
per queste vie d'asfalto
che specchiano il cielo vuoto.
Piove tra i nodi frondosi
dei rami, al bianco del cielo
vene sparse 
d'un corpo dissanguato.
Piove sull'acqua già caduta,
piovono proiettili di luce
che rimbalzano fugaci.
Piove su questi vetri
piangenti tra cui scrivo,
piove dentro di noi
ingrossando torrenti di lacrime.
A nulla vale l'ombrello 
rosso inghiottito 
dalla pioggia. 
Nulla paga del bambino 
sotto il diluvio il pianto
che si mescola
a quello del cielo.
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06-03-2015 Redazione Oceano La pioggia scende come una lacrima sgorga da un cuore ferito, da un cuore intristito.
Il cielo in agonia scaglia la furia e si placa, gocce si posano ora irruente ora lente sul bagnato assumendo forma e suono.
Un bambino e il cielo in un metalogismo che li accomuna.