Notturna voce

Notturna voce del silenzio
in specchi di anima risuoni,
come un nostalgico canto
che scivolar mi fan
in dolci aurore.

Mentre ti osservo, 
occhi dipingo 
nel tuo perduto sguardo,
 e un cor si espande 
in un profondo respiro ...

sento vibrar l'amor
che innamorar ci fece
in questo loco di mistero ...
si schiudono giorni in giochi di luci
a infiammare il cielo, 
il mar che domina il creato
al foco mio, ebbro incalza,
l'ardor che impazza in vermigli 
fior di primavera.

Io mi rammento di un lontano porto
che navigar mi fece in strabilianti desii.

Son qui a raccontar le gioie, i pianti,
d'un svanito amor appena nato, 
sorto tra stralunate lune e comari pettegole
che impastano il pane con l'aceto,
sfornando un pane acido e bugiardo.

A chiacchierar col firmamento 
una cometa allegra son diventata
a riveder un volto tanto amato.
data autore commento (si può commentare solo se si è loggati)
31-03-2015 Manca Marinella Un amore che poteva essere...e che non è stato.
Grazieeee redazione Oceano
15-03-2015 Redazione Oceano Silenzi in cui risuona la nostalgia dell’anima per quell’amore che poteva essere e invece non fu.
Tenue e implicita invettiva verso le comari che ci misero lo zampino impastando pane e aceto.