Il corpo e l'anima

(Quaranta Enzo)


Penso e ripenso a te,
e non riesco a cancellare dalla mia mente il tuo meraviglioso sorriso,
beffardo, ironico, malinconico, unico.
Penso al tuo corpo, scolpito nel marmo più pregiato,
penso al tuo odore, come quello del cedro,
del mandorlo in fiore, della rugiada, del mare,
tu sei la natura, l'universo, il creato.
Penso al tuo corpo unito al mio,
alla passione vorace, forte, fremente,
scompare la stanza e siamo uccelli in volo, energia, vento, fulmini.
Il tempo si ferma, svanisce, rincorre se stesso, si perde.
Sento il tuo corpo ballare col mio,
i tuoi respiri confondersi con i miei,
i nostri corpi si bagnano d'amore ed è un attimo, ed è l’eternità.
come faccio a non amarti?
come faccio a non averti?
come faccio a non viverti?
C'è un legame profondo tra di noi,
quel legame che congiunge i nostri passati,
li annienta, li rivolta, li divora.
Quel legame che lega i nostri giorni presenti,
fatti di attese, di attimi di gioia,
di inconsapevole appartenenza l'uno all'altro.
Quel legame che costruisce il nostro futuro,
dove saremo un'unica identità, fatta di speranza e felicità.