Il destino
Incondizionatamente, indissolubilmente sta la mia vita al tutto. Dinanzi a un eterno che diventa infinito, dinanzi a una domanda che definisca chi sono, sono in cerca della via che il destino mi impone. Seguo viottoli tra i fiumi di acque impetuose, tra cascate di fiori, di petali e boccioli, odorando sempre di una determinata passione. Le cose terrene cedono, si dissolvono, sviliscono. Come le foglie a settembre, come i baci promessi e poi mai dati, come la passione irremovibile che poi sfuma, diventa inconsistente. La risposta al senso della vita no. Rimane imperiosa per tutte le ore. Anche quando si vorrebbe la coscienza tacesse, anche quando si anela un attimo di riposo. Ma il senso del tutto esige determinazione per quella predilezione, per quella priorità costituzionale che ci apparenta al cielo e alle stelle. Un incontro è la risposta al nostro elemosinare Un incontro con chi ci può capire, con chi ci può definire, con chi ci conosce fino alle radici dei capelli, con chi afferma di essere il nostro Destino. Solo allora il dilemma è risolto. E il cielo e le stelle, il mare e la terra, diventano molecole costituzionali della nostra pochezza.
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