Silenzio dentro
Silenzio dentro. Una luce di opale per accendere il mondo, quando pare che la logica sia inutile a ragionare. Il mistero generato da un’azione priva di svolgimento, aleggia sospeso su ogni cosa, incapace di collegare la coerenza di un gesto allo scorrere del tempo, nel silenzio cosmico di un’aura che non ha ora. Come in apnea, senza respiro. Immerso in un oceano raggelato, sono impotente a realizzare qualsiasi condizione, alla luce di un lume che non produce ombre; vivo nell’oblio della consapevolezza. Silenzio dentro, assenza fuori, alla luce astratta di una nullità latente, dinanzi a un reale senza spessore, diluito nel lento sgocciolare di una gronda, nel monotono passo di un’ombra. Ecco, ancora una volta emerge lo iato tra essere e volere, trafitto da un raggio di sole, che racchiude il mistero di una presenza sul senso della vita sollecitato da un’inezia. L’evidenza mi interroga sul tutto, sul mistero del mondo. Sui perché vivo, nonostante non lo voglia. Il mistero non trova parole, non riesce a frenare la volontà di fuggire. aggrappato al destino di un passero, che inconsapevole vola, per cercare ristoro.
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