Lingua di fuoco

Tu... sempre sfuggente
neve che si scioglie tra le dita
volo di una falena impazzita
acqua che non riesce a stare
tutta quanta tra le braccia del mare
e si lascia conquistare dal sole
che l'attira a se facendone vapore
poi magicamente la trasforma
in gocce pure e alla terra ritorna.

Io... sempre evanescente
con quell'aria da assente sognatrice
dea che veglia sul suo altare
chiede devozione per potersi donare
ma non cede alle lusinghe
di chi si concede in segno di buon auspicio
e attende risposta al suo sacrificio.
Con riverenza e candore
diniego ogni approccio d'amore.

Noi... così diversi così uguali
basta sfiorarci un solo istante
per rinascere unica lingua di fuoco
di quell'incendio che ci arde dentro
e si consuma fino a divenire
brace sotto la cenere mai sopita
che si alimenta di nuovo investita
da questa passione d'amore
vento impetuoso della vita.
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