I tuoi occhi

Trafitta dai tuoi occhi profondi
scuri come il mare laggiù all'orizzonte
dove non si riflette la luce pallida della luna
punte acuminate di spade pronte a colpire
sulla cui lama riverbera la luce del sole
ultimo guizzo di vita
prima di affondare nella carne viva
lacerandola senza esitare
rapinandola della sua linfa e del suo etereo candore.
Penetrata dal tuo sguardo
calamita che attrae magnete invincibile
come un dardo avvelenato
ha contaminato ogni cellula del mio corpo
imprigionata in una morsa senza catene
legata con il sottile filo dell'attrazione
trascinata dove i sensi non hanno confini
e possono espandersi
fin dove arriva a dilatarsi il piacere
e fluttuare in quella dimensione
che solo gli amanti più arditi osano esplorare.
Catturata dalla tua volontà di dominare
resa esausta dalla assenza di ogni residuo di ribellione 
sgorgato dalla ferita inferta dalla tua iride incandescente
galleggio abbandonata in questa estasi finora sconosciuta
con la quale mi hai sommersa
come l'acqua del mare inonda
una spiaggia inesplorata ma pulsante di vita.
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