"Habemus Papam"

La gabbianella 
sul tetto va e torna
novità o curiosità, cosa l'attrae?
Forse semplicemente il tepore 
che ad intermittenza riscalda il comignolo.

Fumata nera... Fumata nera...

Tanti occhi a guardare con speranza.
Tanti nasi curiosi rivolti verso su.
Tempo scorre, pioggia piove.
Piove la pioggia... uggiosa, uggiosa.

Passa un prelato, una monaca, un prelato...
il capo delle guardie, la polizia.
Dialogano con le redazioni i giornalisti
s'aggira lo scocciatore 
come un falco o una iena...non so!

Scalpiccio di passi nel selciato
chiacchiericcio misto sotto gli ombrelli
le fontane a pianger sulla piazza
le colonne orfane a far corona nell'abbraccio
... e intanto il tempo scorre e piove!

Ore sedici, niente! Ore diciassette, niente! Ore diciotto, niente!
Immobile e maestoso il cupolone.
Ritto e sull'attenti l'obelisco.

Poi, si anima la piazza
cresce la curiosità, cresce la folla
crescon gli ombrelli, crescon gli striscioni
s'accendon lampioni in sfere di aloni
cresce la gente ancora e ancora e ancora...

Ore diciannove, niente!
Passa qualche minuto...

Fumata bianca
ma... è bianca o nera?

Suona il campanone, si sciolgon tutte le campane
è bianca, è bianca... bianca!
Applausi, grida, gioia
donne, uomini, bambini.

Grida tutto il popolo
abbiamo il papa, "habemus papam"

Viva papa Francesco!!!

Imperturbabile la gabbianella
và e torna su quel tetto.
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