La spada di Damocle
Ascolto Zucchero per sentirti vicino e ricordo la ruga sulla tua fronte che dopo il nostro caffè, baciavo al mattino e poi ancora i discorsi infiniti sul nostro divano, senza mai toccare l'argomento intoccabile... cercando di fare discorsi normali, per poter continuare a vivere, progettare un domani che rischiavi sempre potesse... non arrivare.
data | autore | commento (si può commentare solo se si è loggati) | |
12-11-2012 | Cagnacci Marzia | Rosalba, chi di noi non ha nella vita ferite aperte? La poesia è anche un modo di esorcizzarle e di lenire le sofferenze che queste provocano nell'anima. Il dolore degli altri certo che può turbare, abbiamo tutti in cuore e dei sentimenti....così come ci fa gioire la felicità altrui....ma se così non fosse la poesia, non avrebbe motivo di esistere. Ciao, un abbraccio! | |
11-11-2012 | Mandala' Rosalba | grazie amica Marzia non pensavo potesse piacere, ho il timore che le ferite aperte possano turbare anche gli altri, ma vedo con piacere che è stata apprezzata; le persone sensibili come te sono speciali | |
11-11-2012 | Cagnacci Marzia | Un dolore profondo che tenta di apparire lieve mischiandosi ai fatti normali della vita quotidiana. E' una delle più belle poesie che mi sia mai capitato di leggere, riflette tutta la caudicità del nostro essere umani. senza sfoggiare falsa retorica, disarmante nella sua semplicità e crudezza che la vestono di una sensibilità profonda che la eleva a lirica, espressione alta della poesia...dovrebbe essere molto più letta e si meritava pure di essere menzionata. |