Il fascino della parola

Seduti a quel dehors vennero interrotti nuovamente dall'omino venditore di rose,era la quarta volta
che accadeva in quella serata, e loro ancora una volta si schernirono dicendo:” no grazie, siamo solo
amici, colleghi..." ma lui, l'indiano poco più che diciassettene, con aria sicura iniziò col dire:
prima amici, colleghi, poi amore, poi lui sposa te, e (rivolto al ragazzo come a convincerlo)
accennando alla ragazza “lei bella....voi sposa, voi felici con figli, e vivere fino a 117 anni...
come mio nonno!

Loro, la coppia non coppia,sapevano benissimo che così non poteva essere... ma erano divertiti dalla
simpatia dell'indiano, che senza demordere per convincerli all'acquisto propose lo sconto, la rosa
l'avrebbe venduta ad un euro e 99 centesimi, così il cavaliere scherzosamente propose: “se hai il
resto... te la compro!... l'omino sparì, la coppia di amici o colleghi lo videro uscire dal locale
trionfante col centesimo da dare come resto.

Così la rosa, di un rosa tenue, era stata donata; alla donna che ora sorridendo ringraziava. L'amico
o collega. Il fascino della parola aveva di nuovo emerso, L'indiano come il genio di una fiaba, si
raccomandò ancora... quando voi due avere  figli, non abbandonare mai! come successo a me, figli
importanti!

Quell'indiano, aveva tratto conclusioni, su loro, senza sapere che c'era una bella differenza d'età...
fra i due;  ma lui aveva dato vita ad una storia, e loro che amavano la fantasia e la magia delle parole,
l'avevano gradita.
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04-10-2013 Redazione Oceano Il fascino della parola fa si che adesso ci ritroviamo ad interrogarci sulla figura di questo omino diciassettenne che indoviniamo minuto, dolce con gli occhi nerissimi e una saggezza sconfinata nonostante l'età... Cosa mai l'avrà portato sulla strada di due amici, colleghi, forse futuri compagni, con la sua rosa donata? E' il fascino della scrittura. E' il fascino di leggere con occhi e cuore colmi di fantasia.