Tu chiama, io ci sono
Tu chiama, io ci sono. Io bevo dal bicchiere dei tuoi occhi limpidi acqua d’anima e sole. Poi ti guardo dentro , Ninfa mia diletta, laddove dai alla luce nuove albe e spegni fuochi di vecchi tramonti. Sono laddove, se ti affacci, avvolta in abiti di sere stanche e scialli d’interrogativi ancora da rispondere, vedi il vuoto che mi sottrae alla tua vista, ma vive solo per te. Sono io, lì, metto sempre a rischio la mia pelle per proteggere la tua dalle mille abrasioni tarlate di bugie . Sono un silenzio vigile, un sussurro semplice, ma se mi vuoi, tu chiama ed io ci sono.
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