Ilva - Taranto
Narici pregne d'anomalo vento aspirano chiazze d'aria che si adagiano-anomale stuprando pori scolpiti d'antica ed eterna bellezza. Fra bianchi palazzi di cuore vive orgoglio e timore nella dignità del sogno ammorbato da poterignavi senza mai fine... Muove lotta sconfinata di pelli rilucenti e martoriate libere nella generosità d'essere che non demorde mordendo...la vita... Imponente affronte d'impotente sulla linea di confine visivo aleggia il mostro sbuffando i suoi fetori mentre l'anima con-ficca sguardo irrespirando parolesalate ...senza tregua... tra mare e cielo splendenti che lambiscono respiro di terra sapendo delirio di rovina. Contratti i miei inutili occhi (s)velano i tuoi occhi forti ...amica mia... assaporando il tuo vino dolce che sorride nell'abbraccio poetico ove sole e solo ha senso l'esistere...
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08-09-2014 | Redazione Oceano |
Il nauseabondo colpevole odore affluisce e in sensi sventra l’eterna bellezza, mentre i sentimenti non colpevoli si accomunano alla dignità lesa. Il colpo ripetuto percuote i cuori, in attesa d’ignavi padroni: indifferenza, indecenza, vanto e veleno alle future pietre aguzze, sepoltura di pensieri e parole oneste e decenti. Lo sguardo sonda, ha pietà e s’inonda di emozioni e carità, si colora di pagine bianche e di mano che verga una denuncia senza appello. |