Intermezzo mattutino
La notte, nebbia e maga, colma i silenzi, copre i torpori del tempo, tace sulle catene e custodisce i passi lenti. La pelle sfiora il calore di insensati sogni, di una spiaggia su cui ero onda, e nido in cui ero uovo, per riposar nascosta. Poi, basta un mattino cieco, uno srotolar di ore fatte di niente, e si risveglia una crudele, spregiudicata intesa, un mattino spogliato da monotonie di versi di un pettirosso libero, e sulle mani resta… solo l’odore di caffè. Indomabile e leggero, sarai l’assenza di gravità, come una cavallo alato, e ti offrirò la mano di un’anima graffiata e vinta. Rincorro una via di salvezza e trovo te... - dissennato e folle mattino! - intermezzo allegro, tra gli atti seri, dell’opera “Vita”
data | autore | commento (si può commentare solo se si è loggati) | |
05-04-2015 | Mutarelli Alessandra | Nell'assenza di gravità di un cavallo alato, la solitudine di ore fatte di niente, in un dissennato mattino, intermezzo allegro, e isolato, nel fluire della vita... e si resta soli, come soli restano questi versi... |