Carosello di donne

                       (io, come le altre)

Tra memoria e fantasia 
in una giostra di quartiere,
la melodia di un organo
e le donne oscillano,
come i cavalli di legno,
girano, restando fissi a un palo:

                         [Zoccoli verdi,
                         scolpiti a mano
                         nel tenero tiglio.]

Madre, che fermenti
tra la luce e il calore
di un giorno schiuso,
dopo un lungo sonno.
In te, il ciclo di vita
prosegue e si tramanda.

                         [Un destriero fisso,
                         lunga criniera
                         di stelle d'argento.]

Amore di marzo, 
inventato dentro un
passaggio di primavera, 
tra gli spruzzi di luna 
e sotto il velo 
di un’ultima cena.

                         [Putti decorati addosso 
                         e occhi liberi,
                         dentro un copricapo blu.]

Figlia di nubi incendiate 
da uomini armati,
e un pensiero di pace
lì, dove il mare
si attacca al cielo
con una linea sottile.

                         [Cavallo saltatore
                         coi pennacchi viola,
                         sulle briglie sciolte.]

Danzatrice muta,
nella stagione
del denaro contante,
in periferia,
per una guerra di fame
e di dignità.

                         [La testa di leone
                         su una sella di cuoio
                         e un lucido manto nero.]

Foto ricordo sullo sfondo
e lei, sotto la pioggia,
come una bambola di pezza:
il massacro di un corpo,
cancellato in piazza
con una scarpa rossa.

                          [Riccioli d'oro rosato
                          e morbidi crini
                          su una puledra bianca.]

La mia radice bambina,
curva leggera
di un’altalena;
candore di un sorriso
aggrappato alle mie perle
come a una carezza.

Carosello di donne
e io, come le altre,
               ...donna,

un’umida parola,
che la poesia [solennemente]
pretende.
data autore commento (si può commentare solo se si è loggati)
15-04-2015 Mutarelli Alessandra L'immagine di una giostra come metafora della vita, su cui girano cavalli di legno e le molteplici figure di donne, ciascuna nella propria complessità e nella assoluta unicità di essere "donna", ...solennemente donna.
14-04-2015 Redazione Oceano L’essere donna vibra come essenza in spazio indefinito senza sosta; intarsiata in bagliori è del viaggio il principio e la fine.
I versi incedono tra le ombre e i colori, limitando la complessità di un mondo variegato, del quale si nutre devozione, a quelle percezioni che prendono dalle tue parole l’impeto e la dolcezza che solo “donna” germoglia in se.