L'appuntamento
Non so quanto dovrò aspettarti e quanto ho già aspettato, aspetterò per sempre che arrivi nel mio tempo aspetterò che passi come ogni cosa passa. Aspetterò che torni oppure che ti incontri, perché sei l'oleandro che ancor non ha radici, sei qui dentro di me, un seme che germoglia come la luna a sera, tu sul mio cielo nero. E non importa dove, magari in nessun posto ma so che ci sarai al nostro appuntamento sarò sinuosa come, la nuvola dischiusa sarò per te l'incontro che non è mai avvenuto.
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19-01-2016 | Redazione Oceano | L’attesa langue laddove la non appartenenza reclama le sue fronde. Non c’è radice laddove l’unisono sentire sbatte e non coglie il cielo. Splendida! |