Nell'oltre

Nell’oltre

Nelle notti ferme d’agosto
dalla terrazza
che si innalza a sfiorare il cielo
le stelle
modulano antiche cantilene.

Navigo
nei vuoti a perdere
dell’universo sconosciuto
dei cieli andati a male,
dove il nulla si congiunge
all’infinita obliquità dei desideri
e ammanta i seni al firmamento.

Trascendere
nello spazio universale
curvato dalle menti
galoppanti le vie lattee
che alimentano il sonno
sceso
a curare le epidemie
delle romantiche oscurità
e precipitare
dove non c’è rumore.

Ed è notte
ovunque ci sia una stella
a rischiarare un’alba che ritorna.
data autore commento (si può commentare solo se si è loggati)
05-01-2017 Redazione Oceano Una poesia aulica, che descrive attimi di apparente silenzio, mentre l’anima vaga, tra sostanza e spirito, nei meandri della vita ove il dolore, misto alla gioia, crea quel labirinto meraviglioso, che si chiama Vita.