L'asfalto della vita

(Musicco Mirella)


Avvinghiata sull’ asfalto della vita,
fisso
sospesa
frenesie dell’essere,
in inferni appassionati,
che trascinano corpi in movimento.

Rumori stanchi
alzano echeggiando
il rimbombo di cuori,
spettatori invisibili di quest’ inerte esistenza.

Nella sudicia coltre
non c’e’ immenso
per occhi disillusi di bambini innocenti.

In direzione dell’ oblio e dei sogni
navigo
inseguendo strade lasciate
tra pensieri malfermi.

Nessuno spazio
in questa terra malsana,
per anime perse negli anni consunti.

Dirigo il corpo,
stancamente ancorato,
negli albori di crocevia
nell’ oscurità di anime assiepate.

Indugio su vicoli abietti,
richiamo di scelte privàte
da disposti di vita inculcata.

Stancamente disillusa,
immersa nel patetico affanno,
inerpico pensieri su vette inesplorate.

Non c’è pace tra folla
impazzita di inedia,
non son sola
nell’ urlo latente di edotte rinunce.

Abbandono rimpianti,
valicando lo spirito
con rinnovata esistenza.

Disegno nuovi passi di vita
che tuonano nell’ opacità di ripari consueti.

Soffi di essenza inquieta
leniscono il sordo dolore
di incomprensioni vissute
…e paure e …spasmi
…e ipocrisie e… fallimenti
scandiscono gli attimi di nuove verità.

Nell’ inutile silenzio,
di agonia frantumata
dentro antri di porte socchiuse,
tra un edera avvolgente d’autunno,
indugio
su bivi di ricordi
profumati di infanzia dolente passata
e di ignaro amore obbligato.

E non pare la meta voluta
mostrare il suo deciso splendore ...