I Mapuc

(Ebraico Giuseppe)


Si scambiano veloci sms mattutini, durante il week-end. Le mogli sono al parco, coi bambini. Loro non hanno tempo, sono impegnatissimi. Se non ti rispondono è perché il frastuono dell’aspirapolvere non permette loro di sentire lo squillo del telefono.
Sono i MaPuC, i Mariti Pulitori di Casa. A cosa avevate pensato, malfidenti?
Sono quelli che, dopo aver sgobbato dal lunedì al venerdì, “si dilettano” a pulire casa durante i fine-settimana.
Sono così numerosi che hanno fondato l’Associazione dei MaPuC.
Nessuna quota d’iscrizione, basta essere sposati (o stabilmente conviventi, come si usa dire oggi) e dedicarsi almeno settimanalmente alla pulizia della magione. L’Associazione si fa promotrice di eventi, come la partecipazione alla Fiera dell’Elettrodomestico o alla presentazione del nuovo Lysoform Casa. È in crescita costante, l’Associazione.
Sono i mariti di Nuova Generazione, così li definiscono.
Alcuni di loro hanno addirittura esperienza internazionale: chi non ricorda, per esempio, il Mastro Lindo di Glasgow? Dopo aver messo in regola britannici e cinesi, la domus italica gli pare un problema di poco conto, un’inezia.
Quando li inviti alla classica partita di calcetto del fine settimana, non si presentano mai: molti pensano che “se la tirano”, pochi sanno che sono semplicemente dei MaPuC.
In comune con il calcetto hanno solo la doccia finale.
A loro è richiesta l’ordinaria amministrazione: aspirapolvere e Mocio Vileda.
Quando fanno gli straordinari, puliscono anche bagno e fornelli; se vogliono esagerare, passano le polveri. Quando vogliono entrare negli annali dell’Associazione, puliscono i vetri (semestralmente, si intende).
Non è per mancanza di volontà, è che queste ultime attività sono normalmente appannaggio della MoPuC, la Moglie Pulitrice di Casa, detta anche “la perfettina”, quella che li chiama ogni mezz’ora chiedendo “a che punto sei, caro?” e poi li critica da quando spalanca la porta d’ingresso di casa.
Qualche tempo fa, mi trovavo in un piccolo supermercato di quartiere " i MaPuC sono arcinoti, nei supermercati della zona dove abitano " verso l’orario di chiusura. Una commessa stava nettando i locali, quando Danilo, con l’innocenza dei suoi due anni, riconosciuto il mocio di casa, ha esclamato: “Papà, papà!!”, indicando la donna in azione.
Quando accade questo, il MaPuC sorride mestamente, in realtà orgoglioso di quel figlio che gli tributa il giusto riconoscimento, al primo apparir di Mocio (“all’apparir del Mocio, tu, misero, cadesti”, si direbbe parafrasando il Poeta).
Gli sketch di Zelig sui padri casalinghi non fanno poi tanto ridere i MaPuC, anche perché sanno che molti dei comici di oggi non sono altro che MaPuC di ieri, cui la fortuna ha concesso di avere ora…. una donna delle pulizie a pagamento.
Ma ormai è mezzogiorno, i bambini rientrano dal parco con scarpe infangate, la casa è pronta per essere risporcata. Per i MaPuC la disoccupazione è una perfetta sconosciuta.


PS: questo scritto è stato interamente elaborato durante le pulizie di casa.