La lavanda che ondeggia
Scruto l'orizzonte, in questa afosa sera di luglio che affossa i pensieri, anche più belli. Mi lascio accarezzare dal girasole che lento si apre alla vita, come il cuore con te amore mio. Capita di sentirsi come un pesce d'acqua dolce abbandonato al mare, faccio fatica anche a respirare dove non c'è amore per le cose che si fanno. Non posso farci niente, devo solo essere paziente e forte, forse imparare ad indossare una maschera che strappo la sera perché non ha i colori della mia anima. Respiri lievi tra la lavanda che ondeggia, respiri forti, prendo la via che porta al mare seminando il mio inquieto male di vivere, la sabbia ancora calda trasuda di sogni che corrono sul bagnasciuga. Mi fermo, accendo il mio sigaro mi appoggio e scivolo lento sul dorso di una barca rovesciata, a te do la mia vita, il mio cuore, il mio domani con te mi ritrovo mi perdo e mi ritrovo, Respiro forte, fanculo voi e il vostro mondo di merda, sorrido aspettando la sera e la luce delle stelle nei tuoi occhi.
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15-07-2015 | Vieni Rita | L'autore in questo quadro estivo ascolta i riflessi impressi sul suo cuore, ama percorrere vie lastricate di positività e forte del suo presente forgiato sul passato di gioie e dolori, respira inebriandosi al buio costellato di stelle ove i sogni rappresentano parte di realtà. |