Il regalo di Dio
Vento gelido di tramontana sul mare accarezza pensieri arrabbiati, le onde cercano la compagnia dei vecchi pescatori che riposano nelle baracche a picco sul mare fumano la pipa aspettano il tempo nuovo. Dicono neve, come gioioso bambino aspetto la danza dei fiocchi candidi della neve sul palmo della mia mano, mentre la gente impazzisce sulle strade che si adornano di bianco. Tra i rami che saranno pesco in fiore mi sembra di sentire l'eco de tuoi sorrisi. Stringerti a me mentre fuori la luna sorseggia piano la notte, le stelle preparano il cielo di domani. Potrebbero non esserci fiori al tuo risveglio, non e' stagione, basta guardarsi nel cuore. Troverai le mie labbra. La nostra vela si gonfia verso l'orizzonte tinteggiato dall'alba che colora la pelle come nuvole. Non importa la meta, importa il viaggio da soli ci si sente persi ma uno nell'altro si assapora l'infinito del vivere. Possono ridere di noi gli stolti che non conoscono l'armonia dei sensi e dimenticano la loro anima sulle lande ghiacciate del non senso, noi però siamo. Mi ritrovo proprio sul tramonto della via invece di guardare al cielo, mi volto indietro, ti trovo tra le margherite che nascono a gennaio proprio come un regalo di Dio. Respiro forte l'infinito di te mentre accarezzo la tua anima e mi basta per sentirmi in pace.
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29-01-2017 | Redazione Oceano | “… da soli ci si sente persi/ ma uno nell’altro si assapora l’infinito del vivere.” Basta un pizzico di sensibilità per riconoscere i regali di Dio … |