Non ricordare

Non voler più ricordare, voler
distruggere quanto è ricordo,
così ormai estraneo...
...ma le mie dita tremano
sull'onda di promesse infrante
che stillano linfa di memoria
dal getto di un inchiostro flebile...
mentre ricalco parole d'amore
nella parentesi di un abbraccio...
Una voce tampellava nel cuore
ironica e disgraziata: Amico mio,
sei fuori!
Ora deve distruggersi in me, a me
in tutto.
Pietre, alberi, foglie, pensieri.
Ma io non riesco, vorrei che fosse
un altro a farlo.
Pulire le vergogne, le miserie, le
pene, gli affanni, Eccomi.
Sono folle? Forse...
...in questa follia ritrovo debolezze antiche
strette in un pugno di righe bianche
ancora sotterrate nei pensieri 
fatti di pelle e ossa...
senza virgole nè punti...
che solo amore culla
come vento 
su piume di cuore
orfano della sua battigia...
Grido vendetta su di me...
potevo evitare... dovevo
evitare...
Le parole mi hanno traviato,
i concetti mi hanno distrutto,
il mio agire mi ha bruciato.
E con implacabile sofferenza
è giunta la sentenza: Non 
abbiamo più nulla da dirci!

Parole di folle? Forse....
Schiavo di una ragione che
Non mi vuole abbandonare.
Il mio cuore non ha perso una
Battaglia, ma una guerra.
Abiti sdruciti, obsoleti hanno
Avuto la forza di resistere.

Mi sento folle?Forse…
Una collina nella montagna di
Domande poste su ghiacciai
Più freddi di quanto immaginavamo
Il freddo.
...forse...
ma non esiste riverbero
dall'oscurità della menzogna...
in quell'antro senza spiraglio
dove l'essenza di me
era contorno 
di ciò che avresti potuto essere
e che non sei...
sarò solo luce 
al mio cuore
e fiato 
alla mia anima...
tra respiri ininterrotti
di quell'unica esistenza che voglio...
dove granelli di polvere
si scrollano da labbra aride
per farsi cielo stellato...
nel continuo divenire 
di un amore eterno.
Sono folle? Ora sì.
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