Biografia interiore

Riaccendo tutte le luci del mio
abitato per snidare fantasmi 
pietrificati e risoluti a rimanere
con me e col mio mondo, così
ben delineato ad ogni passo di
un cammino ostacolato e
tormentato come lo può essere
un'impervia mulattiera dell'esistere.

Nella vita mi sono illuso di 
essere riamato allo stesso modo 
di come una rondine creda alla
primavera.
La mia migrazione interiore che,
sin dai tempi passati, valica la
vita, duna dopo duna, è ben
lontana dall'apprestarsi ad 
attraversare traguardi con cui
volevo sancire la fine di una
sofferenza o raggiungere mete
di nuova serenità.

Sommesso tramestio di lievi
pensieri, descrizioni del reale,
lento cadere di una foglia o
di una goccia, accostamento
metaforico a una parte di me
che se ne sta andando.
Illusione di una speranza, di
una dolcezza che pareva 
approssimarsi fra le pieghe di
un vestito ritrovato o la fragranza
ed il sapore di un vivo frutto e
così pieno di tutti i miei ieri.

Vorrei togliere tutte le velature 
e nuvolaglie di passaggio che
tendono ad oscurare la luna,
per renderla più chiara, più
luminosa, quasi trasparente, 
perchè io, come la luna, mi
sento protagonista di tutte le
ore che vivo, accatastando
pensieri su pensieri, facendo
congetture su palpiti ormai
sopiti e su favole interrotte
senza lieto fine.

Vorrei assomigliare alla luna,
attento alla oscura insidia che
ogni notte mina il chiarore
nitido della sincerità.
data autore commento (si può commentare solo se si è loggati)
13-06-2013 Redazione Oceano Fuga o consapevolezza d'esserci per intero? È la parte più indecifrabile quella che ci caratterizza senza poter mai immortalarla come una semplice foto mossa!