Lo sfregio continua

Vorrei scrivere
un'altra
Italia,
disegnar pagine
gustandomi
il contenuto,
anche se sparuto
ma colmo
di dignità.

Non alla mercé 
di delinquenti 
vandali,

che non indossan
sandali
ma terrore;
Italia sfregiata
Italia ammaccata
Italia deturpata,
da culla d'arte e civiltà 
ad insipienza
e nullità.

Di nessuno è 
la responsabilità...
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26-02-2015 Redazione Oceano Nel verso graffiante, irrompe l’ironica chiusa: non v’è imputazione e verdetto per chi ha sbranato l’identità della nostra terra, dilaniandola con la stoltezza della cecità dell’anima.
Non si può tacere il dolore per quanto ha lacerato la mano armata dell’essere vacuo e, nella lirica sofferta, il sogno si perde tra ferite e realtà.

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Pubblicata il 21-02-2015

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