Apri le braccia per favore

Notte senza sonno
sul letto dei mie tumultuosi pensieri,
il mio cielo senza stelle
ha aspettato il mattino per sentirsi meno solo.
Ho chiuso gli occhi al primo raggio di luce
mi son lasciato andare
alla carezza di un fiore che sboccia in silenzio.
Pesa a volte questa inquieta inquietudine,
ho bisogno di due occhi per riposare
essenza di salsedine per sentire la vita.
Oggi i pensieri vogliono volare.
Ogni poeta ha la musa nascosta,
la mia ha i tuoi occhi,
mi perdo nel silenzio della tua assenza.
Aspetto che l'onda ti porti come conchiglia sull'anima.
Sospeso tra l’attesa vana magari no,
verrà il tempo che saremo in unico respiro.
Per ora,  vado verso il mare
navigando di conchiglia in conchiglia,
con un pezzo di cielo sottobraccio
il tuo profumo racchiuso in una mano.
Non ho vela, fanno troppo male le braccia,
mi lascio in balia del vento senza direzione,
navigo dove mi porta il respiro degli angeli.
Sto raccogliendo fiori per adornare il cuore,
il senso infinito mi lacera l'anima.
Pensieri senza senso sul bagnasciuga
mentre aspetto 
con certezza che qualcosa cambi,
affido un nuovo sogno ai colori del vivere,
lo chiudo nel mio panama.
Magari il mio domani avrà il tuo sorriso,
magari resterò qui perso tra le barche in secca
a pensare e pensare senza pace.
Cerco pace, apri le tue braccia per favore 
data autore commento (si può commentare solo se si è loggati)
27-06-2014 Redazione Oceano Insonne, pensieroso, al buio. E nella luce del mattino dopo inquieti moti d’animo, un dire in versi, un dialogo con la vita, il desiderio tra le braccia del mare, alla ricerca di parole, di stimoli dell’essenza nascosta tra i sussurri di una conchiglia. Il futuro non ha ancora voce, ma l’autore chiede nel presente solo la pace per adagiarsi nel respiro di vita.