Riposare d'amore

Vien quasi da dire
“non può piovere per sempre” (cit),
quando girando le strade del mondo
sembra di vagare lungo le vie dell’Ade.
Abbandono la mia botte,
scudo della mia sensibilità
per aprirmi alla vita.
Scruto il cielo annusando l’aria d’autunno,
di fronte a me il mistero della notte.
Quel tratto, quarto di luna,
disegnato leggero nel cielo
che si fa varco
tra la nebbia che nasconde anche il dolore.
Quel tratto, quarto di luna,
pensiero intimo degli angeli,
mano tremolante su una candela accesa per una preghiera.
Salutano i passeri gentili,
si fa giorno
e il mio andare incontro alla vita si fa veloce,
ti tengo per mano
non puoi andar via senza un bacio.
risate leggere che tolgono ruggine al cuore
percosso dalla quotidianita' amara,
singhiozzi delle anime senza amore si perdono lontano nell’Ade dell’oggi.
Mi stringo a te,
quasi avessi paura,
poi ti osservo mentre respiri su di me,
tutto si quieta.
Resto claudicante su questo cammino,
io che non sono superuomo,
qualcuno, 
stolto cuore rapito dall’arroganza
può anche deridere 
il mio essere conchiglia di mare,
ma io la notte 
non sento mai la coscienza urlare.
Torno alla mia botte
portando con me la tua essenza
piuma di luna
che s’adagia sull’anima
dolce la ninna nanna,
per un riposare d’amore.
data autore commento (si può commentare solo se si è loggati)
29-10-2014 Redazione Oceano Può scuotere il verso sino a palpiti estremi?
Se il sentiero è percosso nel tintinnio della vita, sofferta d’istanti e di eterno sentire, forgiata nell’anima da graffi pungenti, solcata da passi ansanti di vita … la poesia è essenza di profondo provare.
Nel tuono incompreso il cammino s’invola e riposa d’amore.
Una marea d’infinito che placa le ansie e colma il desio di un’anima pura, contrasto riflesso di un mondo ruffiano.
Quel respiro d’amore che dona la pace, quell’abbraccio sognato che adesso ti cinge, tentenna e spaurisce tra ricordi di un passato percosso.
Nel mare continui il tuo viaggio seguendo le rotte disegnate nell’alba … può destare paura l’ immenso e il suo cielo ma germoglia d’amore, riposo agognato tra dolori e amarezze … e la poesia, nel cammino, s’inebria di te.