E ti vengo a cercare

( Senti invasivo il rombo dei
muti piccoli sistemi solari
che ti sei costruito intorno. 

Sei così vecchio, già in piena
estate, nelle acque buie e
profonde di questo silenzio. )

Mi trovo cercandoti, fra le
scaglie di uomini randagi, nelle
trame inoffensive di un insetto,

nei parchi affollati di sagome; 
dentro gli occhi desertificati 
del vecchio mastro conciatore,

tra i fumi suadenti di una
donna, in una paesana allegria
che illumina superba l’aria

e cerco l’incastro, come una
tessera in un grande mosaico,
per sentirmi finalmente magnifico.

Case che invidiano case, poi le
imitano e si illuminano di fuochi
rubati alla schiusa di ogni giorno.

Il sole bianco sulla pietra nera,
spumeggi equorei con i lunghi 
pomeriggi accartocciati nei ricordi.

E ti cerco ancora, in fondo alla fila,
fra la risacca di gente per bene... 
nel canto incerto di un bambino...

nel vento di pietra dove una luce 
fende l’aria e sbianca, abbaglia
forte, sensibile, giocattoli di cose.
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21-10-2013 Redazione Oceano Una ricerca tra la quotidianità e la vita che si spalanca a noi assoribita in ogni dettaglio... e cercarsi per poter poter trovare ciò a cui agognamo... perchè se non conosciamo prima noi stessi non sapremo mai dove conduce il nostro percorso.