Saprò ancora un giorno

Attimi stanchi scavati nel cercarti,
dentro vecchie foto in un via vai di gelidi sogni.
Sarà la malinconia a logorarmi le scarpe,
su arrancanti passi nelle vie del tormento.
Piango ancora dentro colpe consumate,
trattenendone i respiri in un silenzio d’abitudini...
Mi rivedo in un tacere di parole sfatte
che graffiano le pareti d’assenti perdoni
dentro una ragione che affoga i giorni.
S’attardano le voci al calare d’emozioni stanche,
piegate nel sapore di baci mai consumati.
Sarà l’attesa d’ogni giorno assente alla tua voce
a ricordarmi d’un miraggio oltreoceano,
dove, se tornando, saprò ancora
dei papaveri sentirne l’odore...
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24-12-2014 Redazione Oceano L’assenza che segna amara il vuoto nella tua lirica, colma di vibrazioni e sogni persi. Nel mare dei ricordi il gelo delle mancanze e degli errori, delle consuetudini silenti a logorare.
Vorresti poter saggiare ancora il tutto che adesso è niente ma non rimane che solcare muto l’immenso tuo sentire, nei versi che non tacciono ma echeggiano graffiando ancora.