fine libro poesie "Non è successo niente"

Ultimamente, attraverso piccole brecce here and  there (qua e là) ho scoperto le mille luci che ognuno di noi
possiede quando ci sembra non aver alcuna via d’uscita…faccio un lungo respiro e guardo il cielo, le nuvole
che si muovono e l’Universo. Un’altra dimensione, un’altra lettura delle cose. La paura, la fragilità, le
debolezze da tempo mascherate hanno aperto il loro guscio e la maschera è caduta. Dove mi ero nascosta? Uno
stop che mi ha obbligato a fermarmi, riflettere e volermi finalmente bene mi fa pensare ad un tema abbastanza
semplice…procedere come prima…e il …avrò anch’io un po’ di questo mondo speciale?...sarà quanto rimane del dopo.

...Quando sarà finito il mio tempo forse cadrò sulla terra come pensiero…farò il più lungo viaggio della mia
vita senza valigia, dove  ho lasciato i miei sogni di bambina, i miei sorrisi e i miei pianti di ragazzina e
il grande tuffo nella vita a braccia aperte. Carica di stagioni e di anni me ne andrò  lieve e invisibile… nei
miei scritti  parlerò di giorni di strade incerte….di primavere sfiorite e poi tornate, di attimi scolpiti che
hanno lasciato tracce nell’eterno. Parlerò di irraggiungibili stelle, pulsanti bagliori allo spegnersi dell’ul-
timo tramonto…parlerò di percorsi cristallini che incatenavano la pallida luna a impossibili domande, di luci
e ombre nel dipanarsi del tempo, di disegni cifrati dove la mia mente specchia ancora dolcezze di cose 
perdute…Parlerò delle infinite preghiere a questo folle cielo che mi guarda sempre e soltanto.

Cercando dar voce ai ricordi che hanno disegnato paesaggi nella tela del cuore, do anche voce ai sospetti di 
non amore che è illusione…agli enormi puzzle da ricomporre…alle commozioni  irreversibili…alla gioie che 
hanno disegnato in cielo tessuti di stelle e frange di luna…alla speranza per lavar le ultime delusioni di 
lunghe notti che sono lente quando vogliono. S’impenna l’alba, attende il proprio turno schierata in 
brandelli di stagioni annaspando nella sua corsa…nel senso del poco di brevi illusioni…nel senso d’amaro 
di sogni azzardati tutto si perde nelle inutili ore con la riscossa del meno…

La vita non ci è data breve, ma così la facciamo noi . Non c’è nessun vento favorevole per chi non sa verso
dove dirigersi…la felicità è a un passo, l’infelicità un lungo tragitto. Non godere una vita di piaceri, è una
doppia povertà. Dobbiamo aver cura non di vivere a lungo ma di vivere abbastanza. Lo sciocco dice quel che sa,
il saggio sa quel che dice. Godi il giorno che passa, confidando meno che puoi nel domani. Nulla è difficile 
per chi ama...

Foglie secche trascinate e sofferenti, nel martoriato circolo terrestre con i colori smorti di un’estate che
mi muore tra le mani. Le nuvole rumoreggiano nell’effimero cielo primaverile,e scolpiscono gli assopiti
silenzi del mio animo. Sognando le fredde e silenziose correnti del tempo che hanno spento la fiamma dei
sogni, a tentoni cerco qualcosa ma invano…ormai la luce è svanita e muoio nella camera oscura della realtà
di questa vita…aspetto un segno…aspetto un sogno con la pazienza di un vecchio che guarda al suo ennesimo
tramonto…inutili orpelli senza tempo nell’esile filo morente della vita…mi chino sui ciottoli e trovo una
conchiglia che s’era smarrita in un  sospiro di onde. Questo è tutto quello che resta….

Avvolta nel nulla guardo la luna che si nasconde dietro il suo sottile spicchio…piccola falce cucita nel cielo.

...in ogni melodia si nasconde sempre il desiderio di cercare, al livello più alto, l'identità ultima, il
nodo d'oro che tiene insieme l'esistere e il senso. Piano fermo l’istante ad assimilar la lentezza dei pensieri
e l’anima addolcita ascolta la vita così come è, come una promessa placata dalla paura dell’indifferenza e
dalla lontananza. Ho scoperto che quando riesco a vedere tutte le piccole parti che compongono un problema è
bene, perché partendo dai particolari capisco meglio anche se la comprensione è sempre stata per me un ostacolo.
Strade lastricate di illusioni piantano trappole in ogni direzione…trappole più numerose di tutte le strade
e tutti i passi che solcano la terra. 

I sogni impossibili dell’infanzia verso altri sogni impossibili dell’età adulta. 

Quando il gioco è quasi finito mi volto indietro a guardare la mia vita e vedo l’immenso cimitero dei sogni
svaniti nel nulla. Un ammasso disordinato che dispiegandosi nel tempo si è lasciato dietro speranze e aspirazioni
modeste o grandiose. Nel cielo terso della notte a ogni soffio del vento la fragranza di questi sogni si fa
sentire ancora come un profumo sottile e leggero…rimane sospesa nell’aria aspettando il prossimo soffio…
come un miraggio. Le finestre del tempo si aprono come silenziosi occhi e sullo schermo della vita baluginano
le ombre dei giorni andati: giorni di azzurro limpido, giorni di tempesta assediati dalle nubi, giorni lacerati
dal rompere di tuoni e lampi, giorni di felicità…giorni solitari e muti…

T’ho incrociato, senza riconoscerti, sulla strada. Poi, certi giorni, pieno di indefinito profumo d’oleandri
e di vento che s’ostina fra le palme gementi, t’ho lungamente considerato... E io non so se tu mi sei mai 
stata sconosciuta. (R.Tagore)


Come le effimere sulla riva del torrente, strani insetti che hanno vita un sol giorno, adesso la voce degli
antichi dolori si incontra con la mia pena…speranza d’altro in un dopo che verrà anche se…non è successo 
niente???


data autore commento (si può commentare solo se si è loggati)
07-01-2016 Redazione Oceano Si rimane senza parole nello scorrere lo squarcio intenso dei tuoi pensieri, molto simili ai pensieri di molti, intensamente stridenti con l’anima che chiede il perché di tanti smarrimenti.
Ciottoli di sogni calpestati, nuvole che sembrano svanire e l’incessante ricerca del nodo che ostacola il viaggio. Saremo capaci di trovare il senso per catturarne la verità? Immergendoci in te ci siamo trovati a fluttuare in un mondo di desideri e realtà martellanti come il ieri e il domani ancora.