Il veliero

(Obadon Anna Maria)


S'erge maestoso
l'albero di maestra
gonfia le vele
il vento di maestrale
la vela si appresta
ad affrontare l'onda lunga
sinuosa e languida
come danzatrice orientale.

Dispiega il mare
il suo tracciato tremulo
dal verde muschio
al blu cobalto acceso.

Sontuoso ricco iridescente
come un antico palazzo misterioso
rubato ai racconti di Sherazade.

Magia in questo oscuro
elemento
che nasconde ad occhi indiscreti
come e più dell'animo umano
profondi abissi
coralli madrepore fluttuanti
tutti i suoi inafferrabili segreti.

Va l'uomo per mare
con rispetto ed amore
attento ai segnali di un padre
che accarezza dolcemente la chiglia
ma sa anche odiare.

Vorrei salpare
ed affrontare con forza
il mio destino
ma resto qui a guardare
ammaliata e nostalgica .

Trattenuta all'attracco
dal dolore primigenio
come croce di legno
che porto da troppo tempo
custodita nel seno.